Descrizione
Di qui cominciava l'antico sentiero diretto alla borgata del Bennale attraverso le Airette e proprio al suo incrocio con la strada per la Francia sorgeva probabilmente una croce sostituita in seguito dalla cappelletta. Mentre infatti nei documenti del '500 si trova la definizione "all'inverso della Crosetta" nel corso del '600 il territorio circostante viene invece definito "Capella ossia Crosetta" a testimoniare l'avvenuta edificazione del piccolo fabbricato.
Se escludiamo la chiesa parrocchiale è questa la cappella più antica del paese che compare già indirettamente nel 1618 in due inventari di beni posseduti.
Descritta nella visita pastorale del 1621 come cappella di S. Rocco, protettore dalle epidemie e per questo solitamente venerato all'ingresso del paese quasi a far da baluardo contro di esse, l'edificio risulta invece dedicato a S. Sebastiano nel 1630, quando, per un voto fatto in quel tragico momento della terribile peste, sarà oggetto di lavori di restauro.
Nel 1698 viene già definita "cappellam campestrem B.M.V. gratiarum” (cappella campestre della Beata Maria
Vergine delle grazie), intitolazione che manterrà fino ai nostri giorni.
La piccola struttura di quel tempo, chiusa nella parte verso la montagna con un minuscolo portico antistante verso la strada, sarà ampliata nei lavori del 1804 assumendo la conformazione attuale: più alta della cappella
settecentesca e più ampia, avendo incorporato anche l'atrio antistante, è ora illuminata in alto da ulteriori finestre laterali.
Da metà dell'800 appare nelle mappe come cappella della Madonna della neve, di cui mantiene per altro tuttora il giorno della festa (5 agosto).
Altri lavori sono effettuati nel 1936, come ricorda la scritta sul frontale: “D.O.M. Vetustate obsoletum pietas
renovavit MARIA MATER D. GRATIAE 1936”.
Un importante intervento viene infine realizzato nel 2009 sull’antico monumento, rinforzato con resine speciali nei muri fessurati e protetto con il rifacimento completo del tetto. Sul lato est vengono inoltre irrobustiti i contrafforti già costruiti in passato per prevenire il cedimento della cappella e ripararla dalle acque del Rio omonimo che, specie in passato, defluivano copiose su questo lato in occasione di forti piogge.
E' questo, per ora, l'ultimo lavoro a questo edificio, conosciuto dagli abitanti di Chiusa come "Capela di grassie", che si avvia a concludere il suo quarto secolo di vita.
Se escludiamo la chiesa parrocchiale è questa la cappella più antica del paese che compare già indirettamente nel 1618 in due inventari di beni posseduti.
Descritta nella visita pastorale del 1621 come cappella di S. Rocco, protettore dalle epidemie e per questo solitamente venerato all'ingresso del paese quasi a far da baluardo contro di esse, l'edificio risulta invece dedicato a S. Sebastiano nel 1630, quando, per un voto fatto in quel tragico momento della terribile peste, sarà oggetto di lavori di restauro.
Nel 1698 viene già definita "cappellam campestrem B.M.V. gratiarum” (cappella campestre della Beata Maria
Vergine delle grazie), intitolazione che manterrà fino ai nostri giorni.
La piccola struttura di quel tempo, chiusa nella parte verso la montagna con un minuscolo portico antistante verso la strada, sarà ampliata nei lavori del 1804 assumendo la conformazione attuale: più alta della cappella
settecentesca e più ampia, avendo incorporato anche l'atrio antistante, è ora illuminata in alto da ulteriori finestre laterali.
Da metà dell'800 appare nelle mappe come cappella della Madonna della neve, di cui mantiene per altro tuttora il giorno della festa (5 agosto).
Altri lavori sono effettuati nel 1936, come ricorda la scritta sul frontale: “D.O.M. Vetustate obsoletum pietas
renovavit MARIA MATER D. GRATIAE 1936”.
Un importante intervento viene infine realizzato nel 2009 sull’antico monumento, rinforzato con resine speciali nei muri fessurati e protetto con il rifacimento completo del tetto. Sul lato est vengono inoltre irrobustiti i contrafforti già costruiti in passato per prevenire il cedimento della cappella e ripararla dalle acque del Rio omonimo che, specie in passato, defluivano copiose su questo lato in occasione di forti piogge.
E' questo, per ora, l'ultimo lavoro a questo edificio, conosciuto dagli abitanti di Chiusa come "Capela di grassie", che si avvia a concludere il suo quarto secolo di vita.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Barella 45 (Strada Antica di Francia) |
Telefono | 011-9643140 |
protocollo@comune.chiusadisanmichele.to.it |
Mappa
Indirizzo: Via Barella, 45, 10050 Chiusa di San Michele TO, Italia
Coordinate: 45°6'5,8''N 7°19'19,6''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Procedendo dal Paese verso via Roma e Via Barella, voltare a destra in quest'ultima fino ad incrociare al numero 45 la piccola cappella in questione