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Casa di Nilo

Una delle prime costruzioni al di là del rio Pracchio che è divenuta attraverso i suoi utilizzi e passaggi di proprietà nel corso dei secoli uno dei luoghi di attrazione caratteristici del Paese

Descrizione

Il primo nucleo di costruzioni al di là del rio Pracchio è del 1765 quando Ottavio Colombino comincia a costruire la sua casa a fianco di quella che è divenuta la Strada Reale di Francia diretta a Susa.
Oltre a lavorare come sarto nella propria bottega, Ottavio apre un'osteria che passerà al figlio Gioanni Battista e resterà in funzione almeno fino al 1811, con cantine e scuderia che racchiudono un cortile a cui si accede dal
portone tuttora presente. Un atto di divisione del 1810 fa riferimento allo spazio destinato alla manovra di carri e vetture, autorizzando così la tradizione che il caseggiato, con l'annessa osteria, costituisse un posto di sosta per i viaggiatori che percorrevano la strada di Francia, anche se non si trattava di una vera stazione di posta che era invece collocata a S. Ambrogio.
Nel 1836 col nuovo secolo arrivano i fratelli Cantore fu Domenico che acquistano la bottega mentre l'anno dopo
altri fratelli Cantore fu Michele Antonio acquisiranno tutto il resto sostituendo definitivamente i Colombino in
questo angolo del paese.
La casa sarà dapprima bottega da fabbro e quindi lo studio del notaio Domenico Cantore.
E' il 1909: Cantore Nilo è il figlio del notaio e, ricco di ingegno e di senso pratico, installa nella sua casa la centrale elettrica che, captando l'acqua del rio Pracchio, fornirà la corrente elettrica alla Chiusa per quasi mezzo secolo. Con la medesima acqua alimenta anche il lavatoio costruito in adiacenza alla strada ad uso delle donne del rione costrette fino ad allora a recarsi per il bucato fino al rio Pracchio.
Negli anni '30 del '900 in un salone del caseggiato, oggi abitazione privata, entrerà in funzione una sala cinematografica gestita dal medesimo Nilo che proietta pellicole mute accompagnate da un organetto a manovella che segue in sottofondo le diverse scene. 
Dopo un periodo di sospensione tale attività sarà ripresa negli anni '50 dalla famiglia di Carmen Cantore, figlia di Nilo, e quindi dalla Parrocchia di Chiusa fino alla chiusura nel 1966. 
Nello, figlio maggiore di Nilo proseguirà in contemporanea l'attività di produzione elettrica per il paese fino agli anni '60, quando utilizzerà la corrente della centrale elettrica solo più per i macchinari del laboratorio di falegnameria nel frattempo allestito.

Indirizzo e punti di contatto

Mappa

Indirizzo: Via Barella, 29, 10050 Chiusa di San Michele TO, Italia
Coordinate: 45°6'4,9''N 7°19'26,4''E Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)

Modalità di accesso

Dalla statale e svoltando sulla via principale (via General Cantore) si arriva al fondo in piazzetta del paschè.
Voltando poi a destra si può arrivare diretti in via Barella n.29

Allegati

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